Il Coro di Ruda in concerto

19 Gennaio 2014

CorodiRuda[1]CERVIGNANO. Protagonista di un appuntamento dedicato al canto popolare – martedì 21 gennaio alle 21 nel Teatro Pasolini di Cervignano – il pluripremiato Coro Polifonico di Ruda, diretto da Fabiana Noro, propone per l’occasione un programma curioso e originale, dedicato alla cultura della montagna. I Canti rocciosi – per coro maschile e orchestra d’archi – dell’ecclettico violoncellista siciliano Giovanni Sollima, insieme ad alcuni esempi di folclore ‘dotto’ della migliore produzione musicale regionale (Rodolfo Kubik, Arturo Zardini, Marco Maiero, Cesare Augusto Seghizzi e Narciso Miniussi) sono il pretesto per condurci idealmente fra vette, abissi e caverne, nell’intento di suggerire sensazioni e visioni contemplative di grande intensità.

In particolare, I Canti rocciosi di Sollima sono stati composti nel 2009 per celebrare l’ingresso delle Dolomiti all’interno del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, finendo per assurgere a simbolo di tutte le montagne italiane. Il Polifonico presenta l’opera nella versione di Daniele Zanettovich per coro maschile, quartetto d’archi e fisarmonica su testi che lo stesso Sollima ha liberamente tratto da Dino Buzzati, dal Purgatorio di Dante, da frammenti di Addio alle armi di Ernest Hemingway, dal canto popolare Monte Canino, da proverbi e filastrocche in ladino e in siciliano antico delle Madonìe “perché – sostiene lo stesso compositore – la tentazione di far cantare in siciliano un coro maschile era forte, perché le Madonìe sono ‘morfologicamente’ dolomitiche e soprattutto per stabilire un ponte, un legame forte tra nord e sud”.

CorodiRuda[2].La prima parte del concerto è rivolta al repertorio classico del coro – raccolto nel nuovo album Ricuardi un timp, raffinato percorso nella musica corale friulana del Novecento, presentato ufficialmente lo scorso novembre – un excursus tra la musica popolare d’autore e la polifonia dell’Ottocento (Rossini e Schubert) e del Novecento (Lauridsen e Bonato). In programma anche 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont) del compositore Remo Anzovino riconosciuta ufficialmente dai Comuni di Erto e Casso, Vajont, Castellavazzo e Longarone come brano ufficiale in ricordo della tragedia del Vajont.

Attivo dal 1945, il Polifonico di Ruda si fa apprezzare per i suoi programmi esclusivi e di rara esecuzione, frutto di approfondite ricerche d’archivio, anche in collaborazione con il Conservatorio “Jacopo Tomadini” e l’Università di Udine. Per queste caratteristiche, il Coro Polifonico di Ruda ha tenuto concerti e ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Argentina, dal Canada alla Mongolia, dalle Filippine alla Russia, Portogallo, Bulgaria, Norvegia, Grecia. Il Coro è attivo anche in ambito editoriale, con la pubblicazione di monografie sui più importanti autori regionali del Settecento e dell’Ottocento.

Il concerto, ad ingresso gratuito, sarà presentato anche a Udine, Teatro Palamostre, giovedì 23 gennaio per la stagione Note Nuove curata dall’Associazione Euritmica con il prezioso sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Udine e di Bluenergy Group.

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