Due grandi cori alle Grazie

17 Luglio 2015

PORDENONE. Torna nell’Estate in Città di Pordenone il Festival internazionale Cori d’Europa promosso dal Gruppo Polifonico Claudio Monteverdi di Ruda (che nel corso di 39 anni di ininterrotta attività, ha eseguito quasi mille concerti in tutta Europa, Russia e America), sabato 18 luglio alle 21 nel Santuario della Madonna delle Grazie. Gruppo ospite, il Coro Accademico dell’Università Jagellonica, che per l’occasione si fa in tre: maschile, femminile e misto.

Camerata Jagellonica

Camerata Jagellonica

Il Coro Accademico Cracoviano, sezione maschile, sarà diretto dal maestro Oleg Sznicar e proporrà due brani tra cui il Pater Noster di Piotr Jaʼnczak mentre quello femminile, diretto dal maestro Janusz Wierzgacz eseguirà il Sanctus di Krzysztof Penderecki e il Tota Pulchra es Maria di Maurice Duruflé. Come coro misto, sempre diretto da Janusz Wierzgacz, proporrà cinque brani tra cui Sacrum Convivium di Luigi Molfino e il Cantate Domino di Giuseppe Ottavio Pitoni. Il Coro Accademico Cracoviano dell’Università Jagellonica fu costituito nel 1878: è il coro maschile accademico più antico della Polonia, uno dei più antichi d’Europa, cui si sono aggiunti nel 2006 il Coro Accademico dell’Università Jagellonica Camerata Jagellonica e il Coro Accademico Femminile dell’Università Jagellonica. Ha ottenuto molti riconoscimenti fra cui la Medaglia d’Oro Gloria Artis, massima onorificenza polacca nel campo culturale.

Gruppo polifonico Monteverdi

Gruppo polifonico Monteverdi

Il Gruppo Polifonico Claudio Monteverdi di Ruda, diretto dal maestro Matjaž Šček accompagnato al pianoforte da Vilma Padovan, proporrà il Salve Regina di Sonia Magris Sirsen, il Tristis est Anima mea di Patrick Quaggiato, La Sere di Orlando Dipiazza, il Kyrie e il De Profundis Clamavi di Piotr Jaʼnczak, l’Ave Maria e il Pater Noster di Miran Rustja, Jubilate Deo di Laura Farnell e il Laudate Domino di Marjan Grdadolnik. Al termine di questo programma di musica sacra dal romanticismo al contemporaneo vivente, a cori congiunti verrà eseguito il Locus Iste di Anton Bruckner.

PAPU_Recita_481_ModifAlle 21.15 nell’arena verde del castello di Torre, penultima replica de “Un prete ruvido”, ultima produzione dei Papu nel quale si narra l’intensa vita di Giuseppe Lozer, parroco in Torre di Pordenone nei primi anni del Novecento. Prete combattivo e contrastato, impegnato in innumerevoli attività in campo sociale, a 40 anni dalla scomparsa lascia un segno ancora presente nel ricordo di chi l’ha conosciuto. “Un prete ruvido – dicono i Papu – è uno spettacolo che, in modo non convenzionale, vuole ripercorrere la vita di un protagonista del nostro territorio senza timori reverenziali né prevenzioni, senza condanne né santificazioni”.

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