Cercasi Thatcher…

21 Maggio 2013

PORDENONE. L’Italia di oggi, in crisi, e l’Inghilterra della Thatcher, che uscì dalla crisi. In questo spazio temporale è racchiuso il tema proposto dal libro di Antonio Caprarica, “Ci vorrebbe una Thatcher – Dalla Lady di ferro ai governi tecnici: le ricette anticrisi che potrebbero salvare l’Italia” (Sperling & Kupfer editore). Sarà Chiara Mio a presentare l’autore Venerdì 24 maggio, alle 17.30, nel Ridotto del Teatro Verdi in via Roma a Pordenone.

Al centro del libro c’è un Paese considerato il «grande malato d’Europa»: la sua industria è in declino, il costo della vita cresciuto, il debito pubblico incontenibile, tanto che il governo è sul punto di chiedere l’aiuto del fondo monetario internazionale. Sembra una fotografia dell’Italia di oggi, e invece è il ritratto della Gran Bretagna alla fine degli anni Settanta, poco prima che a Downing Street arrivasse la più intransigente esponente dei conservatori britannici, Margaret Thatcher. Con una fede incrollabile nel liberismo, la Lady di Ferro somministrò al Regno una medicina amarissima, fatta di tagli alla spesa, privatizzazione delle aziende statali e deregulation. Una cura che sembrò, sulle prime, ammazzare il paziente, ma che al contrario lo guarì in breve tempo. Perché ricordare oggi la lezione dell’inflessibile Maggie? Soprattutto per scoprire come si vive in una nazione dove l’economia è governata dalle regole del mercato e le istituzioni operano in modo trasparente. Un confronto ricco di esempi, a tratti provocatorio, che l’arguta penna di Caprarica tratteggia in agili capitoli cercando di rispondere a una questione annosa: perché è così difficile fare dell’Italia uno Stato europeo finalmente moderno?

Antonio Caprarica (nato a Lecce nel 1951), giornalista e scrittore, è stato commentatore politico dell’Unità e poi condirettore di Paese Sera. Tra il 1988 e il 2006 è stato successivamente a capo delle sedi di Corrispondenza della RAI a Gerusalemme, il Cairo, Mosca, Londra e Parigi. Dopo tre anni a Roma come direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai, dal 2010 è tornato a dirigere la sede RAI nell’amata Londra. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato Dio ci salvi dagli inglesi… o no!? (2006, Premio Gaeta per la letteratura di viaggio), Com’è dolce Parigi… o no!? (2007), Gli italiani la sanno lunga…o no!? (2008), Papaveri & papere (2009), I Granduchi di Soldonia (2009), C’era una volta in Italia (2010, Premio Fregene Speciale per il 150° dell’Unità), La classe non è acqua (2011), Oro, argento e birra (2012) e il romanzo La ragazza dei passi perduti (con Giorgio Rossi, 1986 e 2006).

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