Archeologia a Ovaro

26 Maggio 2023

OVARO. Nell’ambito della X edizione della Settimana della Cultura Friulana, promossa dalla Società Filologica Friulana, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia propone due incontri dedicati alle testimonianze archeologiche nel territorio di Ovaro alla Sala Convegni del Complesso turistico/ambientale di Aplis.

I due ponti

La prima conferenza, dal titolo “Due ponti, una strada: tracce di una storia sepolta a Ovaro”, si terrà sabato 27 maggio alle 17 e sarà occasione per parlare del rinvenimento di due ponti in pietra, due manufatti appoggiati l’uno all’altro e impostati sulla roccia affiorante, che sono stati messi in luce durante la realizzazione della rotatoria in corrispondenza dell’accesso alla cartiera di Ovaro. Per consentire il prosieguo dei lavori della rotatoria, i due ponti sono stati smontati con criteri scientifici e tutte le operazioni sono state documentate con tecnica archeologica.

Durante il pomeriggio saranno presentati i risultati e contestualmente analizzate problematiche dell’intervento archeologico, cercando di fornire un’interpretazione storica e una loro attribuzione cronologica: al momento infatti si può solo affermare che siano sicuramente precedenti al XX secolo. L’evento sarà anche occasione per esporre in anteprima il progetto di valorizzazione dei resti dei due ponti, in corso di elaborazione da parte di Fvg Strade in accordo con la Soprintendenza e il Comune di Ovaro.

Seguirà, nella stessa sede, alle 18.15 il secondo incontro dal titolo “La montagna iscritta: il masso con le iscrizioni venetiche di Mione di Ovaro”, nel quale verrà presentata la recente scoperta avvenuta nella frazione di Mione di Ovaro di un masso inciso, posto a circa 1.600 metri di quota e recante alcune iscrizioni venetiche. Si tratta di un rinvenimento di grande importanza per la conoscenza della diffusione della lingua venetica in Friuli e la comprensione dei percorsi antichi e della viabilità in alta montagna.

Lo studio di questo ritrovamento offrirà l’occasione per proporre un tema molto dibattuto tra gli studiosi come quello della definizione culturale delle popolazioni che abitarono la Carnia in età preromana, le cui denominazioni sono note da diverse fonti antiche e da resti archeologici, non sempre di facile interpretazione, e di cui si sa ancora poco.

Al primo incontro intervengono: l’ing. Luca Vittori (Fvg Strade), il dott. Roberto Micheli (archeologo – Soprintendenza), la dott.ssa Raffaella Bortolin (archeologa), gli architetti Angela Coiutti e Giovanni Sandre, entrambi di Fvg Strade. Alle 18.15 ci saranno, oltre al già citato Roberto Micheli, la prof.ssa Anna Marinetti (Dipartimento di Studi Umanistici – Università Ca’ Foscari Venezia).

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