A chi andrà il Terzani?

15 Marzo 2013

UDINE. «Vogliamo dare un riconoscimento a chi mostra di voler capire, di voler guardare il mondo e le altre culture con gli occhi curiosi di un bambino: Tiziano non amava i premi. In tutta la sua vita ne ha ritirato uno solo perché era dedicato al “bambino permanente”. Per questo il Premio letterario Tiziano Terzani vuole essere atipico, slegato dalle logiche commerciali». Sono parole di Angela Staude Terzani, moglie di Tiziano e presidente della giuria che ogni anno, per iniziativa dell’associazione culturale Vicino/Lontano di Udine e della famiglia Terzani, assegna questo speciale riconoscimento (il nuovo vincitore sarà reso noto sabato 17 marzo) all’autore di un’opera edita in lingua italiana – saggio, romanzo o reportage anche in forma autobiografica – che affronti i temi delle relazioni e dei conflitti fra culture differenti o che offra uno spaccato di civiltà in mutamento. Un modo per onorare la memoria del grande giornalista scomparso che ha raccontato l’Asia agli occidentali in pagine memorabili. Tiziano Terzani (1938-2004), fiorentino d’oriente e orientale di Firenze, ha vissuto per trent’anni in Asia con la moglie Angela e i figli Folco e Saskia. E’ stato corrispondente del settimanale Der Spiegel da Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo, Bangkok e Nuova Delhi, da dove ha collaborato anche con la Repubblica, L’Espresso, Il Corriere della Sera.

I suoi libri di testimonianza sui grandi eventi della storia asiatica contemporanea hanno avuto un grandissimo successo e sono stati tradotti in altre lingue: Pelle di leopardo (1973); Giai Phong! La liberazione di Saigon (1976), La porta proibita (1984); Buona notte, signor Lenin (1992); In Asia (1998). Le pubblicazioni dell’ultima fase hanno un taglio più filosofico-esistenziale: Un indovino mi disse (1995); Lettere contro la guerra (2002); Un altro giro di giostra (2004). Sono usciti postumi: La fine è il mio inizio. Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita (2006); Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia (2008).

Assegnato nell’edizione 2012 allo scrittore egiziano Ala Al Aswani, e via via, negli anni precedenti a Leslie T. Chang, Umberto Ambrosoli, Ahmed Rashid, Fabrizio Gatti, alla memoria di Anna Politkovskaja, a Jonathan Randal e Francois Bizot, la IX edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani proclamerà il vincitore sabato 16 marzo, a Udine – alle 12 a Palazzo Giacomelli, via Grazzano, 1 – nell’incontro stampa cui interverrà la presidente Angela Terzani, insieme al presidente dell’Associazione culturale Vicino/Lontano Alessandro Verona. La giuria 2013 del Premio Terzani è composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Ettore Mo, Omar Monestier, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham, Paolo Rumiz, Marino Sinibaldi.

L’edizione 2013 del festival Vicino / Lontano è in programma da giovedì 9 a domenica 12 maggio, a Udine. «“Vicino” e “lontano” – commenta il filosofo Pier Aldo Rovatti – non sono soltanto indicatori geografici e multiculturali di una situazione planetaria che deve ormai bruciare le distanze e avvicinare i mondi, comparare le diversità dei discorsi, siano essi economici o filosofici, sociali o esistenziali, alla ricerca di una lingua comune o che possieda qualcosa di comune in grado di orientarci un poco nello spaesamento generale. “Vicino” e “lontano” vorrebbero essere anche una bussola individuale, appunto la condizione critica che ha a che fare con ciascuno di noi e che pone a ciascuno la difficoltà di “abitare la distanza”, insomma – se ci riuscissimo – di non restare schiacciati e inerti sotto il peso della logica mediatica e omologante».

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