A Trieste l’opera di Bacalov sulle madri di Plaza de Mayo
8 Luglio 2019
Luis Bacalov
TRIESTE. Torna in scena a Trieste l’emozionante opera di Luis Bacalov, “Estaba la madre”, uno Stabat Mater laico: la passione non della madre di Gesù, ma delle madri dei desaparecidos argentini, che hanno sofferto un dolore altrettanto insopportabile. Com’è noto, la partitura in atto unico – con prologo, 7 scene ed epilogo – del grande compositore è stata concepita per ricordare le vittime del regime militare che prese il potere in Argentina nel marzo ‘76. Gli oppositori del regime venivano sistematicamente sequestrati e di loro non si avevano più notizie, diventavano così i “Desaparecidos”, ammucchiati e irrintracciabili in campi di concentramento clandestini. Fu grazie ad un gruppo di madri delle vittime dei sequestri, “le Madri di Plaza de Mayo” alla ricerca dei loro figli scomparsi, che il mondo conobbe quegli orrori.

Isabel Russinova
Martedì 9 luglio, alle 21 a Trieste in Piazza Verdi, “Estaba la madre” sarà di scena nella produzione allestita in partnership dal Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e dal Conservatorio S. Cecilia di Roma, per la regia di Isabel Russinova, su libretto di Carlos Sessano e Sergio Bardotti. Lo spettacolo rientra nella programmazione di Trieste Estate ed è proposto dall’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Trieste in collaborazione con l’Associazione Culturale Graia nell’ambito del progetto è L.E.I. – Legalità Eguaglianza Identità, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità e la collaborazione di Amnesty International. La partnership tecnica è della Casa della Musica – Scuola 55.
Ingresso libero, info www.conts.it